mercoledì 24 novembre 2010

E' come se stranamente perdessi tempo.
E domani devo concentrarmi. Per me. Per chi è intorno a me. Per chi mi vuole bene.

giovedì 30 settembre 2010

E' il tuo profumo.
Il tuo profumo che si sente anche a chissà quanti chilometri di distanza.
E' la tua voce.
La tua voce che mi fa venire i brividi.
E' il tuo sguardo.
Il tuo sguardo che mi fa sentire così piccolo.
E' la tua mano.
La tua mano che stringe la mia e che non mi fa sentire solo.
E' la tua spalla.
La tua spalla che c'è sempre stata.
E' il tuo corpo.
Il tuo corpo che mi incanta letteralmente.
E' il tuo viso.
Il tuo viso che mi fa sorridere e che mi riempie il cuore. Proprio come ieri nell'autobus.
E' il tuo amore.
Il tuo amore che è così grande.
E' il tuo esserci.
Il tuo esserci che è una cosa a cui posso contare.
E' il tuo alluce.
Il tuo alluce che mi fa sorridere e che mi fa capire che il mio piede, beh, è veramente brutto.
E' il tuo cervello.
Il tuo cervello che mi fa sentire ignorante.
E' il tuo respiro.
Il tuo respiro che ho sempre voglia di sentire addosso.
E' il sole.
Quello che voglio che colpisca sempre il tuo viso sorridente. Anche perchè, beh, il sole bacia i belli.
E' la pioggia.
Quella dove io toglierei volentieri la giacca per coprire quei tuoi capelli.
E' l'inverno.
Quello che mi darà la possibilità di abbracciarti e di riscaldarti.
E' la primavera.
Quella che mi darà la possibilità di vederti sorridente con le prime giornate calde.
E' l'orologio.
Quello che continuerò a non sopportare perchè manca sempre troppo tempo prima che io possa vederti.
E' il calendario.
Quello che continuerò ad odiare, perchè anche un giorno senza di te è troppo.
E' Eliza Doolittle.
Quella che quando sento in radio mi fa pensare a te. E fosse solo lei...
E' il cinguettare degli uccelli.
Quell'immagine che ho di te con la testa un po' abbassata e le ali che fai con le mani.
E' la vita.
E quella mia è solo e soltanto tua.
Ieri.
Oggi.
Domani.
Per sempre.
Io ti amo. E torna da me.

lunedì 2 agosto 2010

Troppe emozioni

Non lo so perchè, ma mi capita di vivere, in questo periodo, emozioni stranissime e fortissime.
Sono diventato geloso di qualsiasi cosa che ho intorno, sono morboso.
Non lo so cos'ho, ma è sicuramente una sensazione troppo strana.
E devo superarla subito questa fase, perchè mi sta preoccupando. Troppo...

giovedì 8 luglio 2010

La musica

Stranamente la musica non mi affascina quanto prima. Così come i concerti. Chissà

martedì 23 marzo 2010

Allora, in questi (pochi) giorni che ho la patente ho scoperto un paio di cose.
O meglio, non ho capito.
Perchè la gente attraversa in obliquo? Che poi è quasi verticale?
Perchè se uno si ferma per far attraversare la gente deve prima, per forza, finire il discorso e poi attraversare?
Perchè non si può stare tranquilli in macchina con la musica senza che i genitori dicano attentoattentoattentoattento?

Ma troverò mai una risposta a queste domande? Soprattutto all'ultima?

lunedì 22 marzo 2010

Sono stanco. Stressato.
Ho semplicemente voglia di sfogarmi. E non so il perchè. Ho bisogno di farlo.
Di andare chissà dove e di urlare. E' come se avessi voglia di ricominciare da capo e non so cosa.
Fra tre giorni parto e non ho la solita voglia che si ha prima di partire. Ma si partirà. Per altre mete.

martedì 2 marzo 2010

«Mi sembri giù. Stai male?».
«La mia donna mi ha lasciato».
«Ne troverai un'altra e ti lascerà anche quella».
Charles Bukowski

Uno dei miei miti preferiti

lunedì 1 marzo 2010

Puff. Tutto finito

venerdì 26 febbraio 2010

Non mi strappo i capelli.
E non strapparteli nemmeno tu.

giovedì 25 febbraio 2010

E' la solitudine che mi sta mangiando.
E' la voglia di riscatto che mi sta mangiando.
E' la voglia di andare avanti che mi sta mangiando.
E' la voglia di non soffrire più che mi sta mangiando.
E' l'indifferenza che mi sta mangiando.
La superficialità. Il tempo.
Ma io mi aggrappo solo a una cosa. Alla follia.

domenica 14 febbraio 2010

Internet sì, Internet no

Oggi mi sono concesso un po' di pausa. E mi sono configurato il MySQL su Windows.
In realtà è da Luglio scorso che lavoro solo con OSX, però non guasterebbe configurarsi anche il PC normale così ho la possibilità di avere tutto disponibile e sto più tranquillo.
Fatto sta che non ci ho perso tempo nel configurarlo. Eppure in classe mia nessuno ha MySQL a casa. Perchè è difficile da configurare. Mah, niente di più semplice.
Maledettamente Internet viene utilizzato come passatempo, ma spesso si rivela una risorsa infinita di informazioni.
Quando sono andato a configurare il tutto su OSX ho avuto innumerevoli problemi perchè comunque ero "nuovo" in quell'ambiente e quindi mi sono ritrovato di fronte a un terminale dove i comandi li conoscevo poco e comunque a livello didattico, della serie cd e chmod. Non sapevo addirittura che si potessero killare i processi in modo definitivo.
E poi ero così tonto che installai il query browser una ventina di volte, e di conseguenza una ventina di demoni sguazzavano nei miei processi. Fatto sta che alla fine con qualche ricerca e qualche giorno perso, ho risolto il problema.
Tutto funziona alla perfezione.
Ho trovato un programmino, XAMPP, che fa praticamente tutto. Attiva Apache, avvia MySQL, avvia l'FTP. Tutto ciò di cui si ha bisogno almeno a livello didattico.
C'è sia su Windows che su OSX che su Linux. Ci sono dei semplici bottoncini con su scritto "start" dove bisogna cliccare e parte il servizio. Niente di più semplice.
Poi ovviamente bisogna installare il query browser e tutte le applicazioncine che si utilizzano normalmente a scuola e il gioco è fatto.
A parte questa miniminimini guida, poco dettagliata e improvvisata (mi sono reso addirittura conto che non sono capace di farle! Però non era il mio intento, magari qualche altra volta mi cimenterò anche in questo), la mia riflessione era appunto quella dell'uso (sbagliato) di Internet.
Internet è una risorsa immensa in cui io personalmente credo molto e penso che con la scelta che ho fatto, passerò il resto della mia vita.
Dopo più di qualche anno di navigazione, mi sono accorto che Internet non è il mondo perfetto che quasi tutti raccontano.
Perchè?
Internet è una rete libera, o almeno dovrebbe esserlo. Chiunque può scrivere informazioni, notizie, consigli giusti e che possano aiutare il navigatore. Ma c'è anche chi scrive cose non vere, insomma scrive cazzate, che poi sono prese per buone.
Addirittura ho letto che una ragazza era rimasta incinta vergine avendo pure il ciclo mestruale.
Oddio, il corpo umano può compiere cose assurde, ma che il fidanzato fosse superman con gli spermatozoi più resistenti del cemento ho qualche dubbio.
Ho letto anche biografie false, notizie che mettevano in cattiva luce la gente. Ho letto molte, ma molte cose strane.
Però Internet non è solo questo, anzi. Internet è in grado di far relazionare gente, di far conoscere nuove cose, di far incontrare persone che non si vedono e sentono da anni. Io, per esempio, ho avuto la fortuna di trovare la persona che amo online. Ma ho anche carissimi amici conosciuti su internet.
Inoltre Internet è il campo di battaglia su cui Vendola ha deciso di condurre la sua campagna elettorale. Niente di più intelligente e giusto. Perchè raggiungi più persone. Se fai un comizio a Bari e dici che regali mezzo milione di euro a tutti, lo ascoltano solo quelli di Bari. E quelli di Lecce? Invece se lo scrivi su Internet lo sanno i baresi, i leccesi, i brindisini, i foggiani e i tarantini contemporaneamente.
Non c'è niente che secondo me, al momento, è più forte di Internet.
Ma questo non vuol dire che bisogna prendere tutto per buono, ma bisogna comunque applicare dei filtri a livello di contenuti.
Ma nel momento in cui cerchiamo qualcosa e troviamo la soluzione, siamo capaci di applicarli sti benedetti filtri?

mercoledì 10 febbraio 2010

Divina Commedia

Sapete, se c'è una cosa che non sopporto, è quando la gente imita qualcuno che sa fare bene qualcosa.
Non so, tipo il ragazzo A che imita il ragazzo B perché B sa scrivere bene. E allora A fa di tutto, copia e stracopia termini punteggiatura e roba varia affinché, prima o poi, si senta dire "bravo".
Io penso che, forse, in questi casi sarebbe giusto dirlo, perché lo stile più bello di scrittura è quello che ha ognuno di noi. Lo stile personale di esprimere le cose. Che poi possono essere espresse in un modo che colpisce o meno la gente, ma vengono espresse. Così come le si pensano. Poi oh, lì ci sono tante altre variabili che intervengono, come la bravura dello scrittore e le emozioni che riesce a descrivere con le parole.

Ieri mi sono ritrovato a studiare il I canto del Paradiso della Divina Commedia.
Nello stesso momento ho avuto due atteggiamenti diversi: quello dello studente e quello del lettore.
Quello dello studente beh, si sa, è della serie "ma quando finisce? ma che palle!". E' inutile descrivere questo atteggiamento perché, alla fine, lo conosciamo tutti.
Quello del lettore è stato invece in netta contrapposizione con il precedente comportamento. In un momento mi sono ritrovato a leggere quei versi come se fosse il libro che ho comprato la mattina in libreria. Insomma, me lo sono goduto. Oh, ho scoperto che la Divina Commedia è un capolavoro. Ed è impensabile che una persona sia così intelligente, colta, preparata e con una fantasia immane come Dante. Ieri mi è venuta voglia di leggere di nuovo quel canto, dall'inizio, e di farlo veramente mio.
Per la prima volta la divisione in sequenze, i significati delle parole, i segni con la matita li ho fatti io personalmente, e non io studente. E vi assicuro che è stato uno dei momenti che mi ha gratificato di più, ieri.
Forse è proprio questo il problema della Scuola italiana. Non metodi di valutazione, riforme, licei, istituti, soldi e tutta la manfrina di cui si parla ogni santissimo giorno in televisione.
La Scuola dovrebbe concentrarsi di più sul trapasso di nozioni alunno-professore. Dovrebbe far capire che la Divina Commedia o qualsiasi altra cosa non va studiata. Ma va letta.
Perché se io leggo un libro per fatti miei e non capisco una frase, io quella frase la rileggo, fino a quando non la capisco.
Ma forse queste sono parole che hanno detto milioni di persone e io sono solo uno dei tanti che s'aggiunge in coda ma che successivamente diventerà corpo.
Ah, e comunque mi piacerebbe saper commentare la Divina Commedia come Benigni. Ma ve lo giuro, non lo copierò.


martedì 9 febbraio 2010

Andiamo a fare un po' di shopping

Oggi sono andato un attimo in un negozio per comprare una memory card, e siccome mi sono ricordato che dovevo acquistare un cavetto, ho avuto la (s)fortuna di chiedere ad un commesso aiuto. Vi riporto il dialogo:

Io: Sì, buonasera, senta, mi servirebbe un cavetto firewire 400-800.
Lui: Un cavo fireware...
Io: mhhh, firewire...
Lui: Sì, ok, seguimi.

Andiamo verso uno scaffale e continua:

Lui: Allora, a te serve questo cavo fireware.
Io: Il cavo firewire che mi serve non è questo, le ho chiesto un cavetto che da un capo sia 400 e che dall'altro sia 800. L'estremo 400 deve essere a 6 pin, mentre la parte ad 800 è a 9 pin.
Lui: Nono, tu cerchi questo.
Io: Senta, le sto dicendo che mi serve un 400-800. Questo è un normale 400 a 6 pin-400 a 4 pin.
Lui: A parte che 800 non esiste...
Io: Ma come non esiste? Ma sta scherzando?
Lui: Guarda, cavetto fireware non esiste a 800.
Io: Intanto è firewire e non è fireware, e comunque le assicuro che esiste. Comunque non si preoccupi, la ringrazio, buon proseguimento di serata.
Lui: ma che computer hai?
Io: un macbook...pro.
Lui: ah, ecco.
Io: mah...

Io continuerò a fare shopping online.
E comunque, signori, sveglia!

domenica 7 febbraio 2010

Non voglio rientrare in determinati schemi. Ma, ultimamente, mi sento un po' triste. Un po' povero. Non economicamente, non parlo di quello. Parlo proprio di stato d'animo.
Guardate, dopo aver superato i quiz per la patente avevo in cuor mio una gioia immensa, che ormai non provavo da anni. Però poi, quella sensazione, è andata via via diminuendo fino ad arrivare allo stato in cui mi trovo adesso.
Cerco di nascondere ogni volta queste situazioni cercando di non farle pesare a chi ho accanto. Ma mi capita, puntualmente, ogni anno. Alla fine dovrei stare bene. Non lo so, può darsi sia la stanchezza. Ma anche se non fosse questo il motivo, sono stanco lo stesso.
A parte questo, sto leggendo Storie di ordinaria follia di Bukowski. Sono storie, erotiche, che a quanto pare, se mi è stato riferito bene, sono pure autobiografiche. Ma il libro non è niente male.
Ma non per i temi. Mi piace molto lo stile che usa. Ah, e poi c'è una particolarità. Non inizia mai con una lettera maiuscola dopo il punto, sempre con la minuscola. Non chiedetemi perchè, non vi saprei rispondere.
Mi sa che vado a dormire, non ho tanta voglia di scrivere, oggi.
Ma se c'è una nota positiva, è che per qualcuno ci sono. Beh, almeno questo.
Bye.

venerdì 5 febbraio 2010

Ho un fischio fastidiosissimo nell'orecchio destro. Vabeh, dettagli. Trascurabili.
Comunque...avete sentito tutta la manfrina su Morgan?
Quante parole sprecate...io non ho intenzione di fare la morale o chissà che. Io voglio semplicemente dire che a Sanremo un cantante va per cantare, e che si droghi, che si ubriachi, che vada a puttane non credo sia un problema a livello di canzone. Se poi beh, sale sul palco ubriaco o fatto o con qualche puttana forse sì. Ma nemmeno. Perciò io penso che l'esclusione di Morgan da Sanremo sia stata una grande cazzata.
Per quanto riguarda il resto, beh, io mi sento tanto stanco. Troppo stanco. Sarà stata quella settimane di prove di merda che mi hanno proprio stancato. Che poi sono andate una merda, a parte le mie solite materie. Comunque aspettiamo di vedere i risultati di fine quadrimestre. Sono fiducioso. E poi oh, l'ultimo anno. Porca miseria.
Vabeh, buon tutto.

domenica 31 gennaio 2010

Ricapitolando( Capitolo I)

Sì, è vero. Dovevo scrivere per il 27 Gennaio, Giornata della Memoria, ma poi è partita una discussione abbastanza accesa e quindi non ho avuto il tempo materiale di farlo.
Poi dovevo scrivere non mi ricordo per cos'altro, ma dovevo farlo.
Vabeh, ho trovato tempo adesso, e lo faccio volentieri.
Mi stupisco che un post ancora non sia stato commentato, non è che mi cambi la vita, ma ci tenevo.
Ah, e adesso è inutile commentare, tanto ormai ho aspettato un po'. Che senso avrebbe?
Mhh...riguardo la Giornata della Memoria, beh, non vorrei spendere poi tante parole. Perché non penso possano risolvere qualcosa.
Io lo scorso anno, grazie a dei ragazzi poco più grandi di me che si fanno tanto di culo per far partire ogni anno dalla mia regione un treno, ho avuto la (s)fortuna di visitare il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Non vi nascondo che è stata una delle esperienze più strazianti della mia vita. Mi ha stravolto un po' tutto, quella visita.
Addirittura i giorni successivi avevo uno strano concetto tutto nuovo della libertà. Fuori da tutti gli schemi, da tutto. Volevo godermi la libertà. Non so perché, ma è una sensazione che secondo me travolge un po' tutti dopo quella visita. Guardate, quello che fa più male è rivivere e immedesimarsi in una persona che una sessantina di anni fa camminava sulla tua stessa strada. E poi pensi che porca puttana oh, è tutto vero. E' vero perché sta tutto lì. E ti fa male.
Ti arrivano quei pugni allo stomaco, che ho citato diverse volte parlando della mia visita ai campi, che sono ingestibili. T'arrivano. Così. Appena ritorna il ricordo tu prendi automaticamente un pugno allo stomaco. E sai che il tuo obiettivo è convincere chi è accanto a te che è tutto vero. E cercare, per quanto possibile, di evitare che succeda di nuovo. Ognuno dovrebbe passare il testimone ad un altro, e così via. E dire a quei grandi stronzi negazionisti che è tutto, fottutamente, vigliaccamente vero.
Io quando parlo della mia visita dico che è allo stesso tempo bello e brutto. Bello perché è bene andarci per i motivi che ho detto sopra, brutto perché non riesci a immagazzinare tutto e a mandare giù quello che c'è lì dentro. Non so se mi basterà questa vita per mandare giù questo boccone. Ma non è una cosa che mi pesa, questa. Anzi, mi invita a compiere la mia piccola missione.

Ah, l'iPad.
Oh, tutti sparlano su sto iPad. Ma porca miseria, io non dico che sia la cosa più perfetta al mondo, andrebbe sicuramente migliorata e andrebbero riportate delle modifiche, ma cavolo, non vi piace? Non lo comprate.
Io personalmente credo che dietro a tutte queste discussioni ci sia dietro un'invidia assurda nei confronti di Steve Jobs. Io non difendo anche l'indifendibile di Steve Jobs. Anche io mi aspettavo dal Keynote di Mercoledì qualche altra cosa.
A me quel dispositivo piace perché darà via ad un nuovo capitolo della tecnologia e dell'innovazione. Ed è questo su cui si dovrebbe discutere. Non che pad significa assorbente e che quindi iPad è un assorbente tecnologico. Cazzo.

Vabeh, mi sa che vado ad ispezionare le palpebre dall'interno. Gudnait.

domenica 24 gennaio 2010

A lezione. Di democrazia

Bene, oggi sono andato a votare.
Sono andato a votare Vendola.
E sono fiero di aver dato il mio minimo contributo, fatto di appena un voto, a quello che secondo me è attualmente l'unico politico vero in Italia. Il resto, tutto scarto.
A me comunque andare a votare per le primarie mi rende particolarmente felice. Non so perché.
Forse perché mi sento veramente un cittadino.
Comunque il mio voto a Vendola l'ho dato perché se lo merita. Non perché comunque ha fatto fino a oggi un ottimo lavoro, ma perché semplicemente mi fa credere. Mi fa sognare. Perché nei suoi discorsi si vede che dice la verità. Non dice cazzate insomma. E io ci credo.
Perciò spero che oggi vinca le primarie e che a Marzo vinca le regionali. Un'altra volta. Alla faccia di chi lo vuole mandare via.
Io ci credo Nichi, sono con te. Ti sostengo.
E non sei solo contro tutti.
Hai l'aiuto di tutti noi.

venerdì 22 gennaio 2010

Eh, sì. Ho bisogno di scrivere.
Oggi stavo pensando(olè!) riguardo un po' a quello che mi aspetta da domani in poi. Eh, porca miseria, ce ne sono di cose...ho addirittura pensato a mio figlio. E' vero, è presto, ci mancherebbe, però alla fine uno ci pensa. Prima o poi ti tocca pensarci. A me oggi è capitato, e l'ho fatto. Io voglio un bel maschietto. Non che la femminuccia mi farebbe schifo, anzi, però boh, il maschietto forse mi darebbe qualche soddisfazione in più. Da padre. Lo porterei a vedere le partite di calcio, le guarderei con lui sul divano davanti alla TV, lo accompagnerei ai concerti. Sarò il suo compagno. Fino a quando lo vorrà. Poi, come sempre, mi farò da parte. Ma sarò contento di farlo, perché avrà messo un importante pezzo del puzzle della sua vita.
Vabeh, sono andato oltre la cinquantina, ritorniamo al presente.
Oggi sono due anni e un mese che sto con Sonia. La mia ragazza. Mi capita di pensare, ogni tanto, molto più spesso di quando penso al mio maschietto, del mio primo bacio. Alla fermata della Metro. Colosseo. E' stato uno dei baci più veloci della storia. Ma per me, risulta fino ad adesso quello che mi ha cambiato la vita. Me l'ha stravolta.
Sono ripetitivo ogni santissima volta quando parlo di noi, ma alla fine alla verità. Io ancora continuo a guardare ad occhi spalancati la realtà. Non riesco a...oddio, non mi viene il termine. Non riesco a immagazzinare. No, non va bene immagazzinare. Oh, non mi viene il termine, assurdo. Non riesco...vabeh. Praticamente è una cosa troppo grande che non riesco a gestire. Forse perché sono veramente innamorato, forse perché lei, beh, mi ha veramente fatto capire cosa vuol dire vivere. Amare. E perché devo essere falso, mi ha fatto anche capire cosa vuol dire soffrire.
Noi abbiamo superato, da poco, un periodo molto, ma molto difficile. Ma insieme ce l'abbiamo fatta. Pensate, sono bastati dieci giorni, appena, per stabilizzare tutto.
Due anni e un mese. Porca miseria. Facendo un po' di conti sarebbero:
(365*2)+30=730+30=760.
Settecentosessanta giorni. Diciottomiladuecentoquaranta ore. Unmilionenovantaquattromilaquattrocento minuti.
Sessantacinquemilioniseicentosessantamilaquattrocento secondi.
E pensate, a me sembrano ancora pochi...
E se ho sbagliato i calcoli, beh, non rompete i coglioni. Per me continuano comunque ad essere pochi. E lo saranno per sempre. Sì, per sempre.

giovedì 21 gennaio 2010

[1]Primo appunto

In realtà, questo qui, non è il mio primo blog. Anzi, se non ricordo male sarà il quarto. O il quinto.
Comunque, sta di fatto, che gli altri tentativi hanno una cosa in comune: hanno avuto, tutti, una brutta fine. Tutti.
Anzi, a dir la verità i primi sono stati chiusi, l'ultimo, invece, lo lascio stare lì. A morire da solo. Anzi, non è che quel blog muore, continua a vivere. Finché può. Poi, chissà, può darsi che non morirà mai.
A parte questo inizio abbastanza raccapricciante e senza senso, vi dico che questo blog sta nascendo per esprimere opinioni e idee, magari, se capita, qualche raccontino. Così, liberamente.
Ma una cosa è certa. Non sarà aggiornato regolarmente. Può darsi che venga aggiornato ogni sera oppure una volta al mese.
Ma ve lo dico onestamente, spero che questo blog non venga accatastato in mansarda come gli altri, quelli di cui vi ho parlato prima. Vivrà. Ve lo posso assicurare.
Ah, nel frattempo, buona serata.
A presto. A molto presto.