venerdì 26 febbraio 2010

Non mi strappo i capelli.
E non strapparteli nemmeno tu.

giovedì 25 febbraio 2010

E' la solitudine che mi sta mangiando.
E' la voglia di riscatto che mi sta mangiando.
E' la voglia di andare avanti che mi sta mangiando.
E' la voglia di non soffrire più che mi sta mangiando.
E' l'indifferenza che mi sta mangiando.
La superficialità. Il tempo.
Ma io mi aggrappo solo a una cosa. Alla follia.

domenica 14 febbraio 2010

Internet sì, Internet no

Oggi mi sono concesso un po' di pausa. E mi sono configurato il MySQL su Windows.
In realtà è da Luglio scorso che lavoro solo con OSX, però non guasterebbe configurarsi anche il PC normale così ho la possibilità di avere tutto disponibile e sto più tranquillo.
Fatto sta che non ci ho perso tempo nel configurarlo. Eppure in classe mia nessuno ha MySQL a casa. Perchè è difficile da configurare. Mah, niente di più semplice.
Maledettamente Internet viene utilizzato come passatempo, ma spesso si rivela una risorsa infinita di informazioni.
Quando sono andato a configurare il tutto su OSX ho avuto innumerevoli problemi perchè comunque ero "nuovo" in quell'ambiente e quindi mi sono ritrovato di fronte a un terminale dove i comandi li conoscevo poco e comunque a livello didattico, della serie cd e chmod. Non sapevo addirittura che si potessero killare i processi in modo definitivo.
E poi ero così tonto che installai il query browser una ventina di volte, e di conseguenza una ventina di demoni sguazzavano nei miei processi. Fatto sta che alla fine con qualche ricerca e qualche giorno perso, ho risolto il problema.
Tutto funziona alla perfezione.
Ho trovato un programmino, XAMPP, che fa praticamente tutto. Attiva Apache, avvia MySQL, avvia l'FTP. Tutto ciò di cui si ha bisogno almeno a livello didattico.
C'è sia su Windows che su OSX che su Linux. Ci sono dei semplici bottoncini con su scritto "start" dove bisogna cliccare e parte il servizio. Niente di più semplice.
Poi ovviamente bisogna installare il query browser e tutte le applicazioncine che si utilizzano normalmente a scuola e il gioco è fatto.
A parte questa miniminimini guida, poco dettagliata e improvvisata (mi sono reso addirittura conto che non sono capace di farle! Però non era il mio intento, magari qualche altra volta mi cimenterò anche in questo), la mia riflessione era appunto quella dell'uso (sbagliato) di Internet.
Internet è una risorsa immensa in cui io personalmente credo molto e penso che con la scelta che ho fatto, passerò il resto della mia vita.
Dopo più di qualche anno di navigazione, mi sono accorto che Internet non è il mondo perfetto che quasi tutti raccontano.
Perchè?
Internet è una rete libera, o almeno dovrebbe esserlo. Chiunque può scrivere informazioni, notizie, consigli giusti e che possano aiutare il navigatore. Ma c'è anche chi scrive cose non vere, insomma scrive cazzate, che poi sono prese per buone.
Addirittura ho letto che una ragazza era rimasta incinta vergine avendo pure il ciclo mestruale.
Oddio, il corpo umano può compiere cose assurde, ma che il fidanzato fosse superman con gli spermatozoi più resistenti del cemento ho qualche dubbio.
Ho letto anche biografie false, notizie che mettevano in cattiva luce la gente. Ho letto molte, ma molte cose strane.
Però Internet non è solo questo, anzi. Internet è in grado di far relazionare gente, di far conoscere nuove cose, di far incontrare persone che non si vedono e sentono da anni. Io, per esempio, ho avuto la fortuna di trovare la persona che amo online. Ma ho anche carissimi amici conosciuti su internet.
Inoltre Internet è il campo di battaglia su cui Vendola ha deciso di condurre la sua campagna elettorale. Niente di più intelligente e giusto. Perchè raggiungi più persone. Se fai un comizio a Bari e dici che regali mezzo milione di euro a tutti, lo ascoltano solo quelli di Bari. E quelli di Lecce? Invece se lo scrivi su Internet lo sanno i baresi, i leccesi, i brindisini, i foggiani e i tarantini contemporaneamente.
Non c'è niente che secondo me, al momento, è più forte di Internet.
Ma questo non vuol dire che bisogna prendere tutto per buono, ma bisogna comunque applicare dei filtri a livello di contenuti.
Ma nel momento in cui cerchiamo qualcosa e troviamo la soluzione, siamo capaci di applicarli sti benedetti filtri?

mercoledì 10 febbraio 2010

Divina Commedia

Sapete, se c'è una cosa che non sopporto, è quando la gente imita qualcuno che sa fare bene qualcosa.
Non so, tipo il ragazzo A che imita il ragazzo B perché B sa scrivere bene. E allora A fa di tutto, copia e stracopia termini punteggiatura e roba varia affinché, prima o poi, si senta dire "bravo".
Io penso che, forse, in questi casi sarebbe giusto dirlo, perché lo stile più bello di scrittura è quello che ha ognuno di noi. Lo stile personale di esprimere le cose. Che poi possono essere espresse in un modo che colpisce o meno la gente, ma vengono espresse. Così come le si pensano. Poi oh, lì ci sono tante altre variabili che intervengono, come la bravura dello scrittore e le emozioni che riesce a descrivere con le parole.

Ieri mi sono ritrovato a studiare il I canto del Paradiso della Divina Commedia.
Nello stesso momento ho avuto due atteggiamenti diversi: quello dello studente e quello del lettore.
Quello dello studente beh, si sa, è della serie "ma quando finisce? ma che palle!". E' inutile descrivere questo atteggiamento perché, alla fine, lo conosciamo tutti.
Quello del lettore è stato invece in netta contrapposizione con il precedente comportamento. In un momento mi sono ritrovato a leggere quei versi come se fosse il libro che ho comprato la mattina in libreria. Insomma, me lo sono goduto. Oh, ho scoperto che la Divina Commedia è un capolavoro. Ed è impensabile che una persona sia così intelligente, colta, preparata e con una fantasia immane come Dante. Ieri mi è venuta voglia di leggere di nuovo quel canto, dall'inizio, e di farlo veramente mio.
Per la prima volta la divisione in sequenze, i significati delle parole, i segni con la matita li ho fatti io personalmente, e non io studente. E vi assicuro che è stato uno dei momenti che mi ha gratificato di più, ieri.
Forse è proprio questo il problema della Scuola italiana. Non metodi di valutazione, riforme, licei, istituti, soldi e tutta la manfrina di cui si parla ogni santissimo giorno in televisione.
La Scuola dovrebbe concentrarsi di più sul trapasso di nozioni alunno-professore. Dovrebbe far capire che la Divina Commedia o qualsiasi altra cosa non va studiata. Ma va letta.
Perché se io leggo un libro per fatti miei e non capisco una frase, io quella frase la rileggo, fino a quando non la capisco.
Ma forse queste sono parole che hanno detto milioni di persone e io sono solo uno dei tanti che s'aggiunge in coda ma che successivamente diventerà corpo.
Ah, e comunque mi piacerebbe saper commentare la Divina Commedia come Benigni. Ma ve lo giuro, non lo copierò.


martedì 9 febbraio 2010

Andiamo a fare un po' di shopping

Oggi sono andato un attimo in un negozio per comprare una memory card, e siccome mi sono ricordato che dovevo acquistare un cavetto, ho avuto la (s)fortuna di chiedere ad un commesso aiuto. Vi riporto il dialogo:

Io: Sì, buonasera, senta, mi servirebbe un cavetto firewire 400-800.
Lui: Un cavo fireware...
Io: mhhh, firewire...
Lui: Sì, ok, seguimi.

Andiamo verso uno scaffale e continua:

Lui: Allora, a te serve questo cavo fireware.
Io: Il cavo firewire che mi serve non è questo, le ho chiesto un cavetto che da un capo sia 400 e che dall'altro sia 800. L'estremo 400 deve essere a 6 pin, mentre la parte ad 800 è a 9 pin.
Lui: Nono, tu cerchi questo.
Io: Senta, le sto dicendo che mi serve un 400-800. Questo è un normale 400 a 6 pin-400 a 4 pin.
Lui: A parte che 800 non esiste...
Io: Ma come non esiste? Ma sta scherzando?
Lui: Guarda, cavetto fireware non esiste a 800.
Io: Intanto è firewire e non è fireware, e comunque le assicuro che esiste. Comunque non si preoccupi, la ringrazio, buon proseguimento di serata.
Lui: ma che computer hai?
Io: un macbook...pro.
Lui: ah, ecco.
Io: mah...

Io continuerò a fare shopping online.
E comunque, signori, sveglia!

domenica 7 febbraio 2010

Non voglio rientrare in determinati schemi. Ma, ultimamente, mi sento un po' triste. Un po' povero. Non economicamente, non parlo di quello. Parlo proprio di stato d'animo.
Guardate, dopo aver superato i quiz per la patente avevo in cuor mio una gioia immensa, che ormai non provavo da anni. Però poi, quella sensazione, è andata via via diminuendo fino ad arrivare allo stato in cui mi trovo adesso.
Cerco di nascondere ogni volta queste situazioni cercando di non farle pesare a chi ho accanto. Ma mi capita, puntualmente, ogni anno. Alla fine dovrei stare bene. Non lo so, può darsi sia la stanchezza. Ma anche se non fosse questo il motivo, sono stanco lo stesso.
A parte questo, sto leggendo Storie di ordinaria follia di Bukowski. Sono storie, erotiche, che a quanto pare, se mi è stato riferito bene, sono pure autobiografiche. Ma il libro non è niente male.
Ma non per i temi. Mi piace molto lo stile che usa. Ah, e poi c'è una particolarità. Non inizia mai con una lettera maiuscola dopo il punto, sempre con la minuscola. Non chiedetemi perchè, non vi saprei rispondere.
Mi sa che vado a dormire, non ho tanta voglia di scrivere, oggi.
Ma se c'è una nota positiva, è che per qualcuno ci sono. Beh, almeno questo.
Bye.

venerdì 5 febbraio 2010

Ho un fischio fastidiosissimo nell'orecchio destro. Vabeh, dettagli. Trascurabili.
Comunque...avete sentito tutta la manfrina su Morgan?
Quante parole sprecate...io non ho intenzione di fare la morale o chissà che. Io voglio semplicemente dire che a Sanremo un cantante va per cantare, e che si droghi, che si ubriachi, che vada a puttane non credo sia un problema a livello di canzone. Se poi beh, sale sul palco ubriaco o fatto o con qualche puttana forse sì. Ma nemmeno. Perciò io penso che l'esclusione di Morgan da Sanremo sia stata una grande cazzata.
Per quanto riguarda il resto, beh, io mi sento tanto stanco. Troppo stanco. Sarà stata quella settimane di prove di merda che mi hanno proprio stancato. Che poi sono andate una merda, a parte le mie solite materie. Comunque aspettiamo di vedere i risultati di fine quadrimestre. Sono fiducioso. E poi oh, l'ultimo anno. Porca miseria.
Vabeh, buon tutto.